Arduo restituire ai versi
la realtà del nostro sentire.
Ci si avvicina provando
a rendere della voce il modulare,
dello sguardo l’intensità,
delle mani la dolcezza,
del sapore i baci
Si scelgono persino
le maiuscole, segni di punteggiatura,
di quelle virgole, punti e spazi
l’idonea sospensione,
di quella parola in più o in meno la presenza.
S’impugnano simboli
al pari di pennello e tinte
possano materializzarsi
d’ogni pensiero e del pulsare,
d’ogni simile lunghezza d’onda,
le incessanti vibrazioni.
Possano evocare il tono, pause,
percorsi in ascesa, l’attesa.
Si rilegge con attenzione
quell’accurato intreccio,
possano davvero i messaggi
fiondarsi nel cuore.
Emma Di Stefano
Inedita