Ciò che fa di un testo una poesia è l’accostamento sapiente delle parole e i suoni che ne scaturiscono suscitando nel lettore una sensazione immediata, cioè il cosiddetto significante che ne fa comprendere il significato.
In linguistica con significante si indica il piano dell’espressione, correlato al significato, o piano del contenuto, all’interno di un segno. Il significante è la forma, che rinvia a un contenuto. L’unione di forma e contenuto, la relazione fra significante e significato, definisce il segno.
Il significante è la parte fisicamente percepibile del segno linguistico: l’insieme degli elementi fonetici e grafici che vengono associati ad un significato (che invece è un concetto mentale), che rimanda all’oggetto (il referente, ciò di cui si parla, un elemento extralinguistico): tracciando la lettera ‘C’ su un foglio, si avrà come segno un semicerchio nero, il cui significante sarà ‘c’ ed il cui significato sarà ‘la terza lettera dell’alfabeto’.
Nodo cruciale degli studi di Ferdinand de Saussure, significante e significato sono legati da un rapporto di presupposizione reciproca: la forma espressiva articola il contenuto; il contenuto può essere manifestato solo attraverso una forma significante. Per questo si dice che significante e significato siano come i due lati di uno stesso foglio.
In poesia il confine tra significante (piano dell’espressione) e significato (contenuto) ha contorni sfumati, in moltissimi casi non esiste per niente.
Il significato di una poesia non è univoco e l’interpretazione che noi le attribuiamo, è quasi sempre personale. La poesia è un viaggio in cui ci si può imbattere in rotte inaspettate. La polisemia, prerogativa di questa modalità espressiva, altro non è che un intreccio di pensieri che spesso scorrono in parallelo, continuo intreccio tra la descrizione fisica e immateriale di qualsiasi cosa sulla quale si soffermi lo sguardo, materializzazione in parole di percezioni profonde. Lo sguardo di chi scrive è il suo punto di vista, spesso da diverse angolazioni, ed è molto interessante, per l’autore, l’ascolto delle interpretazioni da parte dei lettori, a volte coincidenti altre divergenti dal proprio intento originale.
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