La poesia deve essere libera o soggetta a regole? Si devono ancora applicare la metrica e i vari tipi di rima? Come si fa ad avvicinare la gente alla poesia? La poesia nasce da emozioni. Però se da un lato sono gli intellettuali critici a dovere esprimere un’opinione, dall’altro ha notevole rilevanza anche l’impatto con i lettori.
La poesia è nata dai nostri antenati per essere cantata e ballata. In Italia per la poesia scritta in italiano si deve aspettare dopo il mille. Ma prima della poesia scritta in Italiano, e nelle altre lingue, c’era stata quella scritta in latino, e prima ancora in greco. Intorno al Novecento si abbandonano la metrica e la rima, per scrivere in versi liberi.
Tutti gli aspetti della vita sono mutati e progrediti con il passare del tempo continuamente e così è avvenuto per la poesia. Se si ripercorre la sua storia varie realtà poetiche si sono succedute, e questo testimonia il fatto che non ci può essere un unico modo riconosciuto di fare poesia. La poesia è un’attività creativa del pensiero che produce quell’energia primordiale del bello che la mente umana sviluppa e realizza, avvalendosi dell’estetica e dell’armonia. Le parole nascono dall’inconscio in determinate circostanze, stati d’animo o accadimenti e sviluppano un’energia creativa. Nasce con lo scopo di raccontare dal punto di vista dei valori e ricordare alle persone fatti, vicende e avvenimenti importanti. La poesia è intrinsecamente musica, e riesce a trasmettere emozioni e stati d’animo in maniera più suggestiva e solenne della prosa. Tra gli elementi principali della poesia troviamo la divisione di un testo in versi, ritmo e andamento musicale con variazione di intensità, brevità di periodi ben allineati e la ricchezza del significato delle parole usate, delle figure retoriche.
L’interpretazione del testo di una poesia è focalizzata non solo sul suo significato evidente ma anche sul modo in cui questo è espresso e organizzato, sulla dialettica tra forma e contenuto.
La rima è stato sempre un artifizio per dare ritmo alla poesia, come la lunghezza dei versi e la disposizione degli accenti, infatti quando la scrittura e la lettura era usata da pochi si usava la metrica e la rima perché aiutava a memorizzare.
La libertà dei poeti del verso libero in realtà richiede impegni ben precisi. Ogni poeta sceglie le parole da usare, dà un certo ritmo e cadenza alle sue poesie.
Però dovrebbe restare la spontaneità nell’accostare frasi e parole, tanto che i sentimenti comunicati e le emozioni rivelino autenticità. Dove c’è poesia, si deve trovare anche la simbiosi tra l’uomo e la natura che si esprimerà in parole sincere per una poesia autentica, emotiva e commovente.
La poesia di oggi dovrebbe essere una creazione artistica dell’uomo ispirata dai suoi pensieri e dalle emozioni per esprimere quello che sente e pensa profondamente in modo intenso e penetrante, una manifestazione del mondo interiore del poeta e il senso delle sue esperienze emotive, psicologiche, fantastiche e memoriali
Nella lettura e nell’ascolto si estendono al lettore risvegliando le proprie esperienze personali. I temi sono illimitati, poiché da ogni testo scaturiscono emozioni, sentimenti e riflessioni. Esiste anche una grande varietà di forme e soluzioni espressive, un’elaborazione del linguaggio sfruttando la possibilità della lingua di dare vita a immagini e figure. Il fatto che ognuno viva una realtà diversa, subordinata all’ambiente (culturale, sociale, politico) determina la diversificazione di stile di scrittura tra i poeti.
Indispensabile è comunque la conoscenza delle opere classiche e, nonostante gli indiscutibili limiti relativi alle traduzioni, il desiderio di conoscenza relativo ad altre culture del mondo per ampliare i propri orizzonti.
Resta il ruolo fondamentale della poesia di potere ritrovare quello sguardo aperto alla meraviglia.
Emma Di Stefano