IMPRECISI PASSAGGI DI TEMPO
All’improvviso piove con il sole,
(imprecisi passaggi di tempo),
immobile l’aria nello stupore dello sguardo
e l’orologio sembra fermarsi nell’attesa.
In quel preciso istante in cui tutto sembra dissolversi
quando il silenzio risucchia ogni suono
è lì, che celato alla vista, germoglia il seme.
Si nutre e cresce nel grembo di un pensiero.
Attende, per apparire, il tempo delle rose.
Nascerà e correrà scalzo sui sentieri del mondo.
Si può non perdersi nei labirinti da attraversare,
se stringi forte il coraggio tra i pugni.
Adesso so che il tempo non esiste.
Ho toccato l’infinità dell’attimo
e il fluire veloce degli anni.
I colori sono onde, incantate lunghezze,
le bevo dal cristallo di un calice
che elevo al cielo, brindando alla vita.
Introduzione dell’autrice
Il titolo del libro è già il preludio di ciò che sarà un tema ricorrente durante la lettura di “Imprecisi passaggi di tempo”.
Il tempo inteso come esperienza soggettiva non misurabile dall’orologio. Processo attivo non in contrasto con i ritmi circadiani (che regolano il corpo sincronizzandosi con l’esposizione alla luce solare, nell’alternarsi del giorno e della notte), bensì creazione della mente che arricchisce la storia personale di senso e significato.
Il tempo della mente è bidirezionale: possiamo andare liberamente avanti e indietro all’infinito e quindi costruire la nostra storia dilatandolo e restringendolo a nostro piacimento.
Da qui prendono vita “l’infinità dell’attimo” e “il veloce fluire degli anni”, caratterizzanti la personale percezione del tempo. Emma Di Stefano
Dall’introduzione di Alessio Barettini
“Se poesia è movimento, quella di Emma Di Stefano è certamente poesia ondivaga, lenta, alla ricerca costante di un suono, di un senso, di un gioco di morbidezze e di quiete. Tuttavia gli Imprecisi passaggi di tempo compaiono anche come strappi, come incisioni, come stacchi nel tessuto della natura, del cuore, dell’animo, che sempre si sottraggono alla vista, in rapporto diretto con l’Altro, dove l’alterità è semplicemente tutto ciò che riconduce l’errore, l’imprecisione, il partecipante fuori dal cerchio a entrare, a esserci.
La poesia di Di Stefano è riflesso di un’intenzione, la guida verso l’eternità, lo sguardo attento alla porta della consapevolezza. Questo movimento non si contrappone, ma si affianca alle incertezze, alla nostra mancanza di Assoluto, sembra tendergli una mano, rassicurante, presente, volitiva.
I tempi della natura, il tempo per ogni cosa, la definizione di una non-linearità del suo svolgersi, l’impossibilità che sia diversamente. Così le poesie di questa raccolta si offrono al cielo, al mare, ai suoni, inseguono un oltre, forse lo sfiorano. La scrittura stessa si fa partecipe di questo miracolo, la poesia ridisegna la propria individualità generatrice. Così il piccolo entra nel grande, mostrandosi nel proprio contrasto che permette alle due dimensioni di sopravvivere, di esistere, senza che fra le due resti altro al di fuori di una reciproca consapevolezza del proprio doppio, sola necessità che si dà lungo tutto l’arco delle opere senza mai essere affrontata esplicitamente.” Alessio Barettini
IMPRECISI PASSAGGI DI TEMPO
di Emma Di Stefano
ISBN 978-88-94962-71-0
Pasquale Gnasso Editore