DELL’INFINITO IL PARADOSSO
Rallenta il respiro nel muto contemplare,
nel sentirsi minuscola, grandiosa
parte dell’Universo intero.
E nel tuo Essere da me dissimile
accolgo di te la somiglianza.
Racchiudo in cerchio d’amore
dell’infinito il paradosso.
Introduzione dell’autrice
Il paradosso, per definizione, è formulato in apparente contraddizione con l’esperienza comune o con i principi elementari della logica.
Tutto ciò che è immateriale o poco quantificabile sfugge alla logica razionale.
Quest’ultima, infatti, è uno strumento inadatto a misurare realtà differenti dalla concretezza.
Nel mondo in cui ci muoviamo abitualmente, esistono riferimenti spaziali e temporali che servono per muoversi agilmente nel mondo della concretezza. Quanto più si è in ascolto, tanto più dall’Universo si percepisce un senso d’immensità e allo stesso tempo la consapevolezza dei nostri limiti. Trovare un equilibrio in questa dicotomia è possibile nel vivere una dimensione in cui il pensiero, l’unica vera totale libertà che possediamo, possa entrare in sintonia con l’immenso.
I paradossi sono il linguaggio dell’infinito, il codice comunicativo a cui è necessario abituarsi per comprenderlo e tollerarne l’effetto disorientante. È necessario accettare l’idea che tutto e il contrario di tutto possano coesistere nel mondo intimo in un complesso intreccio di concretezza e immensità ammettendo i limiti della ragione e aprendosi all’imprendibilità dei sentimenti.
Il mondo emotivo, i sentimenti ci permettono di avvicinarci alla dimensione senza spazio né tempo che caratterizza l’immateriale.
In quella immensità priva di confini ogni cosa esiste insieme al suo contrario, non perché ci sia una contrapposizione ma semplicemente perché entrambe ne fanno parte. L’Uomo si scontra ogni giorno con la consapevolezza dei propri limiti. Ripiegandosi verso la propria interiorità nasce quindi un desiderio d’ infinito che può trovare spazio esclusivamente in uno spazio immaginifico. Da qui nasce un paradosso, un dualismo nel sentirsi allo stesso tempo minuscoli puntini dell’Universo ma grandiosi nella nostra unicità.
Unicità che non costituisce distacco dagli altri a cui invece ci avviciniamo per comprendere e coglierne le similitudini.
Da questi presupposti scaturisce quindi una ricerca di sintonia con il prossimo e con la natura. Ho cercato di rappresentare, attraverso questa silloge, ciò che è visione onirica ad occhi aperti, parole che cercano di riprodurre i complessi moti dell’animo nel desiderio di confronto, lasciando un segno di passaggio.
Emma Di Stefano
Dalla prefazione di Angela Argentino
La parola poetica di Emma pone al centro del suo palcoscenico terreno una porzione di infinito,e noi diventiamo spettatori e partecipi di un cielo stellato su una spiaggia di notte, di un battito di ali che si accorda a un fremito dell’anima. Intorno a ogni elemento si crea dapprima un movimento centripeto, un aggregarsi di sentimenti e di sensazioni che poi inevitabilmente prendono vie di fuga verso l’alto, verso quell’infinito che tutto comprende,che tutto raccoglie e che a tutto dà un senso.
” Dell’infinito il paradosso” è un vademecum per chi voglia trovare l’infinito in tutto il creato intorno a noi, a misurare la nostra piccolezza e la grandiosità del nostro slancio a superarla. Angela Argentino
DELL’INFINITO IL PARADOSSO di Emma Di Stefano –
ISBN 978-88-98303-82-3
CHIPIÙNÉART edizioni
https://www.chipiuneartedizioni.eu/prodotto/dellinfinito-il-paradosso/